Plaza Mayor n° 6, Soria, España

Archivos mensuales: enero 2018

12 01, 2018

ATENEO DE ILUGO. Madrid 10-01-2018 «Acto de entrega de credenciales y medalla de ateneístas de 2017

Por |2020-11-13T03:35:33+01:00viernes, enero 12, 2018|

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ATENEO DE ILUGO. Madrid 10-01-2018 «Acto de entrega de credenciales y medalla de ateneístas de 2017.

Como continuación del ACTO DE ADMISIÓN DE ATENEÍSTAS DEL AÑO 2017, celebrado el pasado 26 de Diciembre de 2017 en el Ateneo de Ilugo  de Santisteban del Puerto (de la que ya nos hacíamos eco en el blog de la Casa Troncal de los Doce Linajes de Soria).

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El día 10 de Enero de 2018 en la villa de Madrid y en el marco incomparable  de los salones de la REAL ASOCIACIÓN HIDALGOS DE ESPAÑA; se procedió por parte del presidente del Ateneo de Ilugo D. Francisco Armijo Higueras , del Secretario de la entidad y Cronista Oficial de la villa de Santisteban del Puerto D. Jacinto Mercado Pérez y asistidos por el  ateneísta D. José Manuel Huidobro Moya; a la imposición de la  MEDALLA CORPORATIVA  Y ENTREGA DE CREDENCIALES a las siguientes personalidades:  

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FOTOGRAFÍAS DEL ACTO DE IMPOSICIÓN DE MEDALLA Y ENTREGA DE CREDENCIALES

El  Presidente del Ateneo de Ilugo dirige unas palabras a los asistentes.

El Presidente del Ateneo de Ilugo D. Francisco Armijo Higueras dirige unas palabras a los asistentes.

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El Ilmo. Sr. D. Jacinto Mercado Pérez, en su calidad de Secretario del Ateneo de Ilugo y Cronista Oficial de la Villa de Santisteban (Jaén), da lectura a los nombramientos.

Entrega de credenciales y medalla al  Excmo. Sr. D. Manuel Pardo de Vera Díaz

Excmo. Sr. D. Manuel Pardo de Vera

Excmo. Sr. D. Manuel Pardo de Vera

Excmo. Sr. D. Manuel Pardo de Vera Díaz

Entrega de credenciales y medalla al  Excmo. Sr. D. José María de Montells y Galán

Excmo. Sr. D. José María de Montells y Galán

Excmo. Sr. D. José María de Montells y Galán

Excmo. Sr. D. José María de Montells y Galán

Entrega de credenciales y medalla al  Ilmo. Sr. D. Jesús Ángel Rojo Pinilla

Ilmo. Sr. D. Jesús Ángel Rojo Pinilla

Ilmo. Sr. D. Jesús Ángel Rojo Pinilla

Ilmo. Sr. D. Jesús Ángel Rojo Pinilla

Ilmo. Sr. D. Jesús Ángel Rojo Pinilla

Los tres galardonados posan en fotografía conjunta

Los tres nuevos Ateneístas, posan con la medalla del Ateneo de Ilugo

Los tres nuevos Ateneístas, posan con la medalla del Ateneo de Ilugo

Los tres nuevos Ateneístas, posan con la medalla del Ateneo de Ilugo, acompañados de su Presidente el Ilmo. Sr. D. Francisco Armijo Higueras, el Secretario Ilmo. Sr. Jacinto Mercado Pérez  y el ateneísta D. José Manuel Huidobro Moya

Los tres nuevos Ateneístas, posan con la medalla del Ateneo de Ilugo, acompañados de su Presidente el Ilmo. Sr. D. Francisco Armijo Higueras, el Secretario Ilmo. Sr. Jacinto Mercado Pérez y el ateneísta D. José Manuel Huidobro Moya

Nota: La medalla es una copia del sello de cera de 1272 de Santisteban del Puerto que está en el documento de hermandad de las ciudades de Córdoba, Baeza, Úbeda y Santisteban del Puerto…,  se conserva en el Museo Municipal de Córdoba y fue  realizado su copia por el escultor santistebeño Andrés Quesada.

Medalla corporativa de los miembros del Ateneo de Ilugo

Medalla corporativa de los miembros del Ateneo de Ilugo

Felicidades 12 L

11 01, 2018

Origen del Marquesado de Casa Real; por el Dr. D. Luís Valero de Bernabé y Martín de Eugenio. Marqués de Casa Real.

Por |2020-11-13T03:35:33+01:00jueves, enero 11, 2018|

Artículo para su publicación en el Blog de la Casa Troncal, remitido por el Dr. D. Luís Valero de Bernabé y Martín de Eugenio. Marqués de Casa Real y Honorable Caballero de la Casa Troncal de los Doce Linajes de Soria.

Escudo de armas del Marqués de Casa Real, con la Venera de la Casa Troncal de los Doce Linajes de Soria.

Escudo de armas del Marqués de Casa Real, con la Venera de la Casa Troncal de los Doce Linajes de Soria.

A B C D E

11 01, 2018

Discurso del Lugarteniente del Gran Maestre al Cuerpo Diplomático acreditado ante la Soberana Orden de Malta

Por |2020-11-13T03:35:33+01:00jueves, enero 11, 2018|

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Fuente: https://www.orderofmalta.int/it/2018/01/09/discorso-luogotenente-gran-maestro-corpo-diplomatico-accreditato-sovrano-ordine-malta/

Discurso del Lugarteniente del Gran Maestre al Cuerpo Diplomático acreditado ante la Soberana Orden de Malta

 Discorso del Luogotenente di Gran Maestro al Corpo diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta

09/01/2018

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Il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto ha ricevuto oggi il Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta per la tradizionale udienza di inizio del nuovo anno.

L’incontro ha avuto luogo nella Villa Magistrale a Roma. Qui sotto il discorso del Luogotenente di Gran Maestro

Signor Decano, Eccellenze, Signore e Signori,

Sono molto lieto di accogliervi qui oggi in occasione del tradizionale scambio di auguri di inizio anno. Rivolgo un caloroso saluto a tutti i presenti, in particolare agli Ambasciatori che di recente hanno iniziato la loro preziosa missione con noi. Questa udienza si svolge eccezionalmente nella sala Capitolare della Villa Magistrale, poiché la Chiesa di Santa Maria in Aventino è in fase di ristrutturazione.

Ringrazio sentitamente l’Ambasciatore della Repubblica Ceca, Sua Eccellenza Pavel Vosalik, per le incoraggianti parole e per aver rappresentato nel corso della sua missione diplomatica a Roma – che si concluderà a breve – un interlocutore prezioso e attento, che ha saputo realizzare con dedizione e passione iniziative lodevoli che hanno fatto luce su alcuni dei drammi della nostra epoca. Ricordo in particolare la Conferenza sui bambini vittime di conflitti, in occasione della Giornata Mondiale del bambino lo scorso 1° giugno. Ci mancheranno di lei, caro Ambasciatore, il suo costante impegno in favore dei comuni ideali e la sua personale umanità.

Questo incontro mi offre l’occasione di ripercorrere con voi un anno ricco e impegnativo, in cui il Sovrano Ordine di Malta si è misurato con le grandi sfide umanitarie, per portare sollievo ai più vulnerabili in diverse parti del mondo. Neutralità, imparzialità, difesa delle fasce di popolazione più deboli, fratellanza. Sono questi i principi fondanti che guidano la nostra missione millenaria. Per il nostro Ordine, la difesa dei diritti umani e la tutela delle persone più fragili – donne, bambini, rifugiati, persone con disabilità, anziani, ma anche minoranze religiose – sono un obbligo morale che risponde e rispecchia in pieno il nostro antico carisma cristiano.

Di fronte alle grandi crisi umanitarie che si consumano in tanti, troppi, angoli del pianeta, siamo al fianco delle vittime per prestare assistenza medica, psicologica e sociale. Negli ultimi anni la nostra azione si è concentrata su alcune aree tematiche: assistenza a migranti e rifugiati, lotta al traffico di esseri umani, sostegno ai malati di demenza e sviluppo di nuove terapie, lotta alle patologie endemiche.

La nostra missione non si limita al momento dell’emergenza, ma prosegue anche dopo, quando le telecamere si spostano e le luci si spengono. Il nostro unico obiettivo è portare aiuto, sollievo e contribuire in tutti i modi possibili a ristabilire un tessuto sociale, a dare speranza a popoli devastati da guerre, violenze, persecuzioni, disastri naturali.

Il 2017 è stato un anno impegnativo, segnato da emergenze umanitarie pressanti. Basti guardare il numero delle vittime in tutto il mondo, soprattutto le più vulnerabili: i bambini. Sono 535 milioni quelli che vivono in paesi coinvolti da emergenze, sia causate dall’uomo, che dai devastanti effetti dei cambiamenti climatici. Penso al sanguinoso conflitto in Sud Sudan, alla Siria dove le violenze continuano ad imperversare a quasi 7 anni dall’inizio del conflitto, allo strazio delle vittime di carestia e bombardamenti in Yemen, alla crisi causata dalla siccità in Somalia, la peggiore mai registrata nel corno d’Africa.

Le migrazioni che ne conseguono rappresentano il dramma umano più profondo del nostro tempo. Mentre consideriamo le convenzioni internazionali che stabiliscono i diritti individuali dei rifugiati e dei richiedenti asilo come grandi conquiste, che devono essere salvaguardate, ci rendiamo conto che questi strumenti non sono più adeguati per affrontare espulsioni di massa, migrazioni di massa ed esodi. Nuovi strumenti giuridici devono essere sviluppati. Inoltre, non è accettabile che la durata media di un rifugiato in un campo sia superiore a 12 anni. Si devono elaborare nuove politiche di reinsediamento.

Il nostro compito di istituzione con una missione umanitaria è quello di aiutare, accogliere, sostenere e condannare ogni tentativo di manipolazione del sentire collettivo. Quando i nostri volontari medici e infermieri, imbarcati sulle navi della Guardia Costiera e Marina Italiana nel Mar Mediteranno, afferrano con le proprie mani la disperazione di persone stremate e ferite, essi non pensano se quelle mani appartengano ad un rifugiato politico o ad un migrante economico, se siano di un cattolico o di un musulmano. Pensano solo a salvarlo e sollevarlo della disumana sofferenza che sta patendo. Un impegno che si rinnova da 10 anni esatti. È dal 2008 infatti che il Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta presta servizio in quel passaggio di mare che separa l’Europa dall’Africa e che troppo spesso diventa una condanna a morte per migliaia di migranti.

Malgrado alcune variazioni nel numero degli sbarchi sulle coste italiane il flusso dei migranti che parte dalle coste del nord Africa, in particolare dalla Libia, non si è fermato: la pressione in Libia non accenna a diminuire. Di pari passo cresce lo spregevole business del traffico di esseri umani, che si nutre di speranze e disperazione dei migranti, che prima di approdare in Libia hanno attraversato deserti e confini, cadendo preda di trafficanti senza scrupolo. Per far fronte a questa piaga terribile che ha raggiunto livelli di sofisticazione senza precedenti, abbiamo di recente nominato due Ambasciatori con il compito preciso di tenere alta l’attenzione su questo indegno fenomeno della tratta degli esseri umani, che nel corso del 2016 ha coinvolto circa 20 milioni di persone di cui oltre il 70% sono donne e bambini. I nostri Ambasciatori sono impegnati rispettivamente in Nigeria – terra di partenza di molte vittime del traffico – e a Ginevra, per sensibilizzare le istituzioni umanitarie e per sostenere l’implementazione del protocollo delle Nazioni Unite sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani.

La situazione in Libia è al collasso: ce lo riferiscono le immagini provenienti dai centri di detenzione sparsi nel paese – molti dei quali illegali e inaccessibili. Ce lo testimoniano i migranti che salviamo tutti i giorni e che denunciano torture, sevizie e violenze fisiche e sessuali. Ce lo ricordano i nostri interlocutori libici: rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Sono più di due anni che il Gran Magistero è impegnato nell’agevolare il dialogo sui temi umanitari in Libia con alcune istituzioni locali e delegati internazionali. L’ultimo di una serie di incontri si è svolto a novembre a Tunisi e ha dato vita ad un dibattito animato sulle violazioni dei diritti umani e sulla necessità di giungere a politiche locali, regionali e internazionali che mettano la salvaguardia dell’individuo al centro dell’agenda. Al tavolo di lavoro hanno partecipato oltre al nostro Ordine guidato dal Gran Cancelliere Albrecht Boeselager anche rappresentanti dell’Unione europea, dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni, e delle Nazioni Unite. Le proposte raccolte saranno elaborate e faranno parte di un piano di azione concreto per cercare di sottrarre il paese allo stallo economico e sociale in cui versa e che sta progressivamente indebolendo il popolo libico e le sue infrastrutture.

Proprio nell’ottica di rafforzare le istituzioni libiche che operano sotto l’egida del governo di Tripoli riconosciuto a livello internazionale, prosegue il nostro impegno nell’ambito della missione navale EUNAVFORMED nella formazione in “Ricerca e Salvataggio” in mare della Guardia Costiera libica. Due cicli di formazione – a bordo della nave Diciotti e nella base militare italiana di Taranto – si sono già conclusi con un bilancio positivo che ha visto circa 160 appartenenti alla Guardia Costiera libica impegnati nell’apprendimento delle tecniche di salvataggio in mare. Attualmente il nostro Corpo italiano di Soccorso si sta preparando per un terzo ciclo.

Ci rendiamo conto che queste iniziative sono gocce nel mare di atrocità e vergogna di cui il nostro tempo è testimone, ma ciò nondimeno perseveriamo nel tentativo di alleviare anche solo un centesimo delle sofferenze umane. Da qualche parte, una famiglia, un bambino, una madre forse tornerà a sorridere grazie alla nostra azione. E questo per i nostri 80mila volontari è linfa vitale.

Altro fronte di impegno è quello dell’assistenza ed integrazione di migranti e rifugiati. Nella sola Germania, in questo settore, l’Ordine di Malta può contare sull’impegno instancabile di circa 5.000 volontari e 3.000 dipendenti che operano in oltre 100 strutture sul territorio. Con un’esperienza di ormai 25 anni, i nostri volontari tedeschi hanno sviluppato articolati percorsi di integrazione nel tessuto sociale che hanno dato i loro frutti e che di recente sono stati illustrati in un approfondito rapporto sulle migrazioni nato con l’intenzione di diventare uno strumento conoscitivo fondato su basi scientifiche e numeriche, piuttosto che su suggestioni emotive. Un riconoscimento importante per il lavoro svolto dall’Ordine di Malta in Germania è giunto di recente dal Ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel, in visita ufficiale a Roma a metà novembre in occasione dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica Federale di Germania e il Sovrano Ordine di Malta.

L’impegno dei nostri volontari non conosce muri o distanze geografiche. Team medici sono dispiegati nei principali focolai di guerra in Medioriente per far fronte ai devastanti effetti della guerra in Siria. In Turchia un ospedale situato al confine siriano garantisce cure mediche immediate agli sfollati in fuga dalla guerra. La nostra Agenzia di Soccorso Internazionale, Malteser International, sostiene inoltre progetti per contrastare la dispersione scolastica tra i minori rifugiati e per permettere loro di accedere all’istruzione primaria. In Iraq operano cliniche mobili in grado di raggiungere campi per sfollati e fornire soccorso medico.

In Libano i nostri 11 centri medici e le nostre 4 cliniche mobili forniscono un sostegno sanitario e sociale quotidiano sia ai rifugiati siriani che alla popolazione locale. Obiettivo dei nostri interventi umanitari non è solo quello di aiutare le vittime delle tragedie e delle guerre, ma al contempo anche sostenere le comunità ospitanti, molto spesso stremate e impoverite. Un impegno riconosciuto anche dal Presidente del Libano, Michel Naim Aoun, che lo scorso ottobre ha ricevuto in visita una delegazione da me guidata, nel corso della quale ha sottolineato l’importanza dei nostri progetti medico-umanitari nel paese dei cedri.

In sinergia con il lavoro sul campo, il nostro Ordine, tramite la sua rete diplomatica – tra cui le missioni nelle agenzie delle Nazioni Unite – lavora alacremente ai due Global Compact (patto globale) sui migranti e sui rifugiati che stanno prendendo corpo sotto l’egida dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che dovrebbero essere adottati entro la fine del 2018.

Altro tema su cui si concentra il nostro impegno in ambito diplomatico è quello del ruolo speciale svolto dalle istituzioni religiose nei teatri di guerra, per portare soccorso e assistenza alle comunità colpite da conflitti. Sulla scia dei risultati del World Humanitarian Summit del 2016, continuiamo ad impegnarci per far riconoscere sempre di più l’importanza del lavoro svolto sul campo dalle organizzazioni e istituzioni religiose.

Il raggio di azione delle nostre strutture operative specializzate in soccorso e accoglienza, copre anche l’Africa, in particolare l’Uganda dove il numero di rifugiati provenienti dal vicino Sud Sudan ha superato la soglia di un milione di persone. Presente nell’area da oltre 20 anni, il Malteser International è impegnato in entrambi i paesi dell’Africa orientale nella lotta contro la diffusione di epidemie e contro l’insicurezza alimentare. Anche le condizioni delle popolazioni nel Nord del Kenya continuano a peggiorare a causa della siccità. Il nostro Malteser International sostiene un centro medico che distribuisce cibo ai bambini sottonutriti e a circa 2.500 famiglie.

Nel 2017 ha celebrato i 25 anni di attività il nostro centro in Sudafrica che offre assistenza medica e sociale ai malati di HIV e alle loro famiglie e che gestisce un orfanotrofio per bambini i cui genitori sono deceduti. In questa occasione il Grande Ospedaliere, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, ha sottolineato l’impegno a lungo termine dell’Ordine in favore delle popolazioni in stato di bisogno. Il Centro Ospedaliero dell’Ordine di Malta a Dakar, che quest’anno compie 50 anni di attività, rappresenta un altro esempio di questa attitudine.

Il Medio Oriente ed il continente africano sono stati temi centrali dei colloqui con le autorità russe nella recente visita a Mosca del Grande Ospedaliere. I 25 anni di relazioni diplomatiche tra la Federazione Russa e il Sovrano Ordine di Malta sono stati ricordati con una mostra d’arte che ha portato a Roma circa quaranta splendide icone.

Pochi mesi fa il passaggio dell’uragano Harvey negli Stati Uniti ha provocato frane e distrutto la zona costiera del Texas, provocando danni immensi. Le Associazioni statunitensi dell’Ordine di Malta, hanno coordinato le operazioni di soccorso per portare aiuti alle vittime dell’uragano. Lo stesso è avvenuto a seguito dell’uragano Irma: grazie alla collaborazione delle autorità locali e di Caritas-Cuba, cibo e medicine per oltre 100 tonnellate sono state distribuite nelle aree più colpite dell’isola di Cuba.

Anche in Italia, all’indomani dei terremoti che hanno colpito le regioni centrali, i nostri volontari sono intervenuti e continuano a rispondere ai bisogni delle popolazioni che ne patiscono ancora le conseguenze.

Vorrei qui ricordare l‘enciclica Laudato si’, nella quale Papa Francesco ribadisce il proprio “invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta” ed esorta a tenere in considerazione gli aspetti e gli impatti etici e sociali del nuovo paradigma di sviluppo e di progresso nel breve, medio e lungo termine. I nostri operatori sono ben consapevoli dei violenti effetti dei cambiamenti climatici e per questo molti programmi si concentrano proprio sulla riduzione dei rischi di disastri, come siccità, nubifragi e cicloni. In Centro America le nostre associazioni e le nostre Ambasciate continuano a sviluppare importanti progetti sanitari. Sarebbe impossibile per me, nonché tedioso per voi, elencare tutte le iniziative quindi mi limito a citare pochi esempi. Tra questi, la missione medica cui hanno partecipato 75 dottori specializzati che sostenuti dalle nostre Associazioni Cubana e Dominicana hanno visitato oltre mille pazienti di una zona impoverita della Repubblica Dominicana. Non si tratta di progetti occasionali: da oltre 15 anni l’Associazione cubana, con sede a Miami, organizza questo tipo di missioni che, oltre ad offrire consulti medici, comportano anche la distribuzione gratuita di tonnellate di medicinali. Durante la Settimana Santa, Associazione ed Ambasciata in El Salvador hanno organizzato con la Fondazione Barraquer di Barcellona una campagna medica per operare di cataratta centinaia di persone prive di mezzi finanziari, prossime alla cecità. Di rilievo è anche l’accordo di cooperazione firmato lo scorso luglio con il Costa Rica, per sostenere sviluppare e diversificare la nostra cooperazione sociale, umanitaria e sanitaria, con particolare riguardo alle aree della salute, sicurezza alimentare, del volontariato e della riduzione del rischio di disastri.

In uno dei paesi più poveri dell’Asia meridionale, a Timor Est, l’Ordine di Malta, attraverso la sua Ambasciata, ha da poco aperto un nuovo centro per l’assistenza medica primaria, con un’attenzione particolare per donne e bambini. In un Paese in cui un bambino su sei non raggiunge il primo anno di vita a causa di malattie curabili e malnutrizione, il poliambulatorio rappresenta un punto di riferimento medico in grado di incidere sulla vita delle comunità locali. In Myanmar – sempre nel continente asiatico – siamo presenti da oltre 15 anni per prestare assistenza agli sfollati nello stato di Rakhine. Un sostegno importante per i tanti profughi che vivono della disperazione, come ha ricordato Papa Francesco nel suo recente viaggio.

Un accordo di cooperazione nel campo della salute e dell’assistenza medica è stato firmato con la Commissione dell’Oceano Indiano.

A dimostrazione del crescente impegno dell’Ordine di Malta nel continente asiatico quest’anno a Singapore si è svolto un campo estivo per giovani disabili, il primo in Asia. Vi hanno partecipato ragazzi provenienti da Australia, Filippine, Thailandia, Hong Kong e Singapore. L’annuale campo estivo internazionale per giovani disabili che da oltre 30 anni il nostro Ordine organizza in un diverso paese europeo – oltre ai tanti campi nazionali – si è tenuto invece in Austria nel mese di luglio. Ne conservo un ricordo molto positivo e gioioso che ho voluto condividere con il Presidente austriaco Alexander Van der Bellen durante la sua visita ufficiale del novembre scorso alla Villa Magistrale.

La lotta contro l’esclusione sociale, il sostegno ai senzatetto nelle periferie urbane, l’assistenza ai disabili, il contributo alla ricerca nella lotta contro il Morbo di Hansen, sono da 90 anni i principali impegni di Ordre de Malte France. Dalla Francia, all’Africa occidentale dove gestisce numerosi ospedali e dispensari, al Sud est asiatico con progetti in Laos, Vietnam e Cambogia. Anche in Palestina il nostro organismo francese fornisce un servizio indispensabile con l’ospedale della Sacra Famiglia dove nel 2017 sono nati oltre 4.000 bambini. La struttura, che sorge a poche centinaia di metri dalla Chiesa della Natività, offre inoltre la più alta professionalità nelle cure intensive neonatali, di tutta la regione.

Non è possibile qui darvi conto del lavoro quotidiano dell’Ordine di Malta in Europa, per le dimensioni e la varietà dei progetti e delle molteplici forme di cooperazione e partenariati con gli Stati ed i rispettivi enti locali. Ritengo sufficiente sottolineare la nostra soddisfazione per la qualità della collaborazione in essere con i rispettivi paesi.

***

L’anno che si è appena concluso è stato un anno complesso per la vita dell’Ordine. Abbiamo iniziato un processo di riforma della nostra Carta Costituzionale, che richiede tempo ed impegno. Come annunciato a Papa Francesco in occasione dell’udienza a me accordata lo scorso giugno, il processo mira ad essere il più inclusivo possibile e ha come pilastri il rafforzamento della nostra spiritualità, e il consolidamento del sistema di governo per meglio affrontare la nostra epoca e le attuali sfide umanitarie. Un seminario specifico sul tema si terrà tra un mese qui a Roma. Per l’inizio di maggio è stato convocato il Consiglio Compito di Stato per l’elezione del nuovo Gran Maestro, o Luogotenente, prima del nostro tradizionale pellegrinaggio internazionale a Lourdes.

***

Prima di concludere vorrei ricordare l’Ambasciatore della Colombia Guillermo León Escobar, scomparso lo scorso dicembre. Il nostro pensiero va alla sua famiglia.

***

Cari Ambasciatori, l’opera umanitaria dell’Ordine di Malta è ampia e articolata e non sarebbe altrettanto efficace senza l’azione diplomatica dei nostri Ambasciatori e del vostro prezioso contributo. Alla vigilia dei 70 anni della Dichiarazione Universale per i diritti dell’uomo, a voi va la mia gratitudine per il contributo che date nel promuovere l’impegno umanitario del Sovrano Ordine di Malta.

Rivolgo a voi e alle vostre famiglie i miei auguri più sinceri per un sereno 2018, nella speranza che porti pace e bene all’umanità e possa lenire le ferite di coloro che vivono nel dolore.

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Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta

Palazzo Magistrale, Via Condotti, 68 – 00187 Roma – Italia

Tel. +39.06.67581.1, info@orderofmalta.int

10 01, 2018

Hoy 10 de Enero de 1429 se crea la Orden del TOISÓN DE ORO (Rama Española)

Por |2020-11-13T03:35:33+01:00miércoles, enero 10, 2018|

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Hoy 10 de Enero de 1429 se crea la Orden del TOISÓN DE ORO 

(Rama Española)

La Orden del Toisón de Oro es una orden civil y de caballería, fundada el 10 de enero de 1429 por el duque de Borgoña y conde de Flandes, Felipe III de Borgoña, que lo instituyó, el día de su boda con la princesa portuguesa Isabel de Avis, hija del Rey de Portugal D. Juan I, en la ciudad de Brujas, (aún cuando se creó con el objeto de recordar la gran batalla que el israelita Gedeón ganó a los madianitas para la defensa de la iglesia de Dios), como Orden de Caballería destinada a servir a la Iglesia y a la fe cristiana.

Su símbolo característico es el vellocino de oro, representativo al mismo tiempo del espíritu aventurero de los portugueses y de la riqueza lanar de Borgoña.

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Está creado en oro y en el eslabón y pedernal forman parte de las armas del Fundador de la Orden, con el lema «Ante ferit quam flamma micet« (Hiere antes de que se vea la llama).

El Toisón de oro (rama española) es una de las órdenes de caballería más prestigiosas y antiguas de Europa, siendo la más alta distinción que puede ser otorgada por el Rey de España.

Gran Maestre de la Orden del Toisón de Oro

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Desde 1985 se concede también a las mujeres y a destacadas personalidades que han prestado relevantes servicios a la Corona.

Los collares de la Orden del Toisón entregados no son hereditarios y al fallecimiento de su titular han de reintegrarse a la Casa Real. Su control es sencillo porque están numerados.

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Entre los que han sido distinguidos con el Vellocino en su rama española, se encuentran: el ex presidente Adolfo Suárez, Javier Solana, Nicolas Sarkozy, Víctor García de la Concha, Torcuato Fernández Miranda, José María Pemán, el Infante Carlos de Borbón dos Sicilias, el marqués de Mondéjar, el anterior duque de Alburquerque, el rey de Suecia, Margarita de Dinamarca, Beatriz de Holanda, Constantino de Grecia, Akihito de Japón, Isabel II de Inglaterra, Alberto de Bélgica, Simeón de Bulgaria, el rey de Tailandia, el duque Juan de Luxemburgo, el gran duque Enrique, el rey de Arabia Saudí y recientemente la Princesa de Asturias Dña. Leonor.

10 01, 2018

CARTAS DE SUCESIÓN NOBILIARIAS. Publicado en “El Monárquico” de la H.N.M.E.

Por |2020-11-13T03:35:34+01:00miércoles, enero 10, 2018|

HERMANDAD NACIONAL MONÁRQUICA DE ESPAÑA

HERMANDAD NACIONAL MONÁRQUICA DE ESPAÑA

CARTAS DE SUCESIÓN NOBILIARIAS. Publicado en “El Monárquico” de la H.N.M.E.

http://www.elmonarquico.com/

 

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Fuente: http://www.elmonarquico.com/texto-diario/mostrar/982388/cartas-sucesion-nobiliarias

 Con este artículo, comenzaremos a informar sobre las Cartas de Sucesión y rehabilitaciones de Títulos Nobiliarios, según se publiquen en el Boletín Oficial del Estado.

 Carlos Sesma Alcón | Domingo, 7 de enero de 2018

 

Boletín Oficial Estado 04/01/2018, Nº 4

 BOECartasdeSucesion

CONDE DE CAZALLA DEL RÍO

 Orden JUS/1324/2017, de 15 de diciembre, por la que se manda expedir, sin perjuicio de tercero de mejor derecho, Real Carta de Sucesión en el título de Conde de Cazalla del Río a favor de doña Paloma Toll-Messia Gil.

 Nº de Disposición: BOE-A-2018-152|Boletín Oficial: 4|Fecha Disposición: 2017-12-15|Fecha Publicación: 2018-01-04|Órgano Emisor: Ministerio de Justicia.

 De conformidad con lo previsto en los artículos 6 y 13 del Real Decreto de 27 de mayo de 1912, este Ministerio, en nombre de S.M. el Rey, ha tenido a bien disponer que, previo pago del impuesto correspondiente, se expida, sin perjuicio de tercero de mejor derecho, Real Carta de Sucesión en el título de Conde de Cazalla del Río a favor de doña Paloma Toll-Messia Gil, por distribución y posterior fallecimiento de su padre, don Fernando Toll-Messia Valiente.

 Madrid, 15 de diciembre de 2017.–El Ministro de Justicia, Rafael Catalá Polo.

 

CONDE DE VISTAFLORIDA

Orden JUS/1325/2017, de 15 de diciembre, por la que se manda expedir, sin perjuicio de tercero de mejor derecho, Real Carta de Sucesión en el título de Conde de Vistaflorida a favor de don José Domingo de Osma Wakonigg.

 Nº de Disposición: BOE-A-2018-153|Boletín Oficial: 4|Fecha Disposición: 2017-12-15|Fecha Publicación: 2018-01-04|Órgano Emisor: Ministerio de Justicia.

 De conformidad con lo previsto en el Real Decreto de 27 de mayo de 1912, este Ministerio, en nombre de S.M. el Rey, ha tenido a bien disponer que, previo pago del impuesto correspondiente, se expida, sin perjuicio de tercero de mejor derecho, Real Carta de Sucesión en el título de Conde de Vistaflorida a favor de don José Domingo de Osma Wakonigg, por fallecimiento de su padre, don José Domingo de Osma y Yohn.

 Madrid, 15 de diciembre de 2017.–El Ministro de Justicia, Rafael Catalá Polo.

10 01, 2018

FORMA CORRECTA DE LLEVAR LAS CONDECORACIONES SOBRE EL CHAQUÉ Y VESTIDO DE DAMA (DIBUJOS DE CARLOS NAVARRO)

Por |2020-11-13T03:35:34+01:00miércoles, enero 10, 2018|

Ilustraciones del prestigioso Heraldista D. Carlos Navarro, dentro del magnífico libro del Vizconde de Ayala y D. Fernando García-Mercadal «Las órdenes y condecoraciones del Reino de España»

FORMA CORRECTA DE LLEVAR LAS CONDECORACIONES SOBRE EL CHAQUÉ (Dibujo de Carlos Navarro)

FORMA CORRECTA DE LLEVAR LAS CONDECORACIONES SOBRE EL CHAQUÉ (Dibujo de Carlos Navarro)

FORMA CORRECTA DE LLEVAR LAS CONDECORACIONES SOBRE UN VESTIDO DE DAMA (Dibujo de Carlos Navarro)

FORMA CORRECTA DE LLEVAR LAS CONDECORACIONES SOBRE UN VESTIDO DE DAMA (Dibujo de Carlos Navarro)

9 01, 2018

PROXIMAS ACTIVIDADES DE LA REAL LIGA NAVAL ESPAÑOLA

Por |2020-11-13T03:35:34+01:00martes, enero 9, 2018|

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Como consecuencia de un convenio de colaboración establecido por la Asociación de Amigos del Museo Naval con el Casino de Madrid, a lo largo del próximo año 2018 van a desarrollar un ciclo de conferencias bajo la rúbrica de “España en la Mar” http://owl.li/drjK30hr571

La primera conferencia está programada para el próximo 16 de enero a las 7 de la tarde en la sede del Casino de Madrid, calle de Alcalá nº 15. El tema será “Océano Pacífico: el lago español” que correrá a cargo del presidente de la Asociación de Amigos del Museo Naval D. José Ángel Sande Cortizo, almirante(r)

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I Edición del Premio Real Liga Naval Española Año 2018. ‘EL BARCO DEL FUTURO’

Compromiso de publicación de la obra, para el mejor trabajo de investigación y difusión de la cultura marítima y naval española actuales Consulta la convocatoria y las bases en http://owl.li/MJgv30hxauO

Consulta la revista de la Real Liga Naval Española PROA A LA MAR

http://owl.li/BF1D30hxc4V

Entrevista al Jefe de Estado Mayor de la Armada Responsabilidad civil del armador Paremias Náuticas

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Psicología, conducta y comportamiento a bordo

El Centenario de la creación de la Aeronáutica Naval

Psicología,conducta y comportamiento a bordo

El Centenario de la creación

8 01, 2018

PRÓXIMAS ACTIVIDADES DE S.A.R. EL DUQUE DE BRAGANÇA

Por |2020-11-13T03:35:35+01:00lunes, enero 8, 2018|

Fuente: http://realbeiralitoral.blogspot.com.es/2018/01/duque-de-braganca-fara-extensa-visita.html?spref=fb&m=1

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En otro orden de cosas, otra actividad que presidirá S.A.R. el Duque de Bragança

Fuente: https://www.facebook.com/amicidisardomduartedebraganca/posts/785157165014889

S.A.R. Dom Duarte de Braganza presidirá la próxima conferencia del nuevo Portugal

En la próxima conferencia «Los Jesuitas en Portugal: un proyecto del tamaño del mundo», que pronunciará r la profesora. María de Deus manso, estará presidida por Su alteza Real Dom Duarte Pío, Duque de Braganza.

El evento se celebrará en la sala noble del palacio de la independencia en Lisboa a las 18:30 del 19 de enero. New portugality invita a todos sus amigos y partes interesadas a estar presentes.

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