Como ya todos nuestros lectores y amigos conocen, existe un órgano internacional específicamente dedicado al estudio de las Ordenes de Caballería: la “Internacional Comission for Orders of Chivalry” (I.C.O.C) con sede en Bolonia.
Esta Organización creada en el V Congreso Internacional de las Ciencias Genealógicas y Heráldicas, celebrado en Estocolmo durante los días 21 al 28 de agosto de 1960, tiene como fin estudiar las Ordenes de inspiración y naturaleza caballeresca, dinástica, familiares o nobiliarias, su legitimidad, su estatus jurídico e histórico. La misma edita, como ya hemos comentado en otras ocasiones, una revista bimestral denominada “Il Mondo del Cavaliere”. La entrada de hoy la queremos dedicar a presentar un artículo de la autoría del Canciller en Italia de nuestra Casa Troncal, D. Salvatore Prospero Olivari de la Moneda, de la Unión de la Nobleza Italiana, publicado originalmente en el número 42 de la mencionada revista . Como es nuestra costumbre, hemos mantenido el artículo en su idioma original.
Le decorazioni ecclesiastiche fuori della comunità ecclesiale canonica e
del riconoscimento dello Stato.
Armas del autor de este artículo D. Salvatore P. Olivari de la Moneda. (Blasón tomado del Armorial de esta Casa Troncal). |
Gli Ordini della Santa Sede.
Gli ordini concessi direttamente dal Sommo Pontefice sono considerati ordini cavallereschi o meglio ordini di merito statuale, comparabili a tutti gli effetti a quelli degli altri Stati.
Essi vogliono remunerare i servizi alla Chiesa, alla Santa Sede e allo Stato della Città del Vaticano, e vengono usati negli scambi diplomatici, per onorare i Capi di Stato e di Governo in occasione di visite ufficiali; essi sono l’Ordine del Cristo, l’Ordine dello Sperone d’Oro, l’Ordine Piano, l’Ordine di San Gregorio Magno, l’Ordine di San Silvestro Papa.
Le Decorazioni Ecclesiastiche.
Differentemente da questi ordini esistono invece altre decorazioni concesse da Chiese che possono non essere considerate come equivalenti a quelle concesse dal Romano Pontefice non solo nella sua capacità spirituale, ma anche nella sua posizione temporale di sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
Queste decorazioni nel 1998 per la prima volta vennero inserite nel Registro Internazionale degli Ordini Cavallereschi (ICOC) con la denominazione di “Ecclesiastical Decorations”, quali sistemi premiali delle Chiese di Rito Orientale in comunione con la Santa Sede, delle Chiese Ortodosse Orientali, o dell’Arcivescovo di Canterbury “primus inter pares” della Comunione Anglicana.
Diploma dell´Ordine di Sant´Olga de 1ª classe concesso a S.A.I. la Granduchesa Maria, Capo della Casa Imperiale di Tute le Russie. |
Le decorazioni inserite nel 1998 ICOC Register erano quelle riferite al:
– Patriarcato di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme (Greco-Melchita)
– Patriarcato di Antiochia dei Siri (Siro-Cattolico)
– Arcivescovato di Canterbury (Chiesa d’Inghilterra)
– Arcivescovato di Cipro (Greco-Ortodosso)
– Arcivescovato di Finlandia (Russo-Ortodosso)
– Patriarcato di Gerusalemme (Greco-Ortodosso)
– Patriarcato di Mosca (Russo-Ortodosso)
– Metropolia Autonoma Ortodossa di Polonia.
A seguito delle determinazioni prese dal dott. Pier Felice degli Uberti, presidente/chaiman dell’ICOC in merito all’abolizione degli ICOC Registers posteriori al 1964, le Decorazioni Ecclesiastiche scompaiono dall’ICOC Register del 2001 e dopo uno studio approfondito sulla materia ritornano a partire dal 2006 ICOC Register con riferimento a:
Chiese Cattoliche Orientali
– Patriarcato di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme (Greco-Melchita)
– Patriarcato di Antiochia dei Siri (Siro-Cattolico)
Comunione Anglicana
– Arcivescovado di Canterbury (Chiesa d’Inghilterra)
Chiese Ortodosse Autocefale
– Arcivescovato di Cipro (Greco-Ortodosso)
– Patriarcato di Gerusalemme (Greco-Ortodosso)
– Chiesa Autocefala Polacca Ortodossa
Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca)
– Chiesa Ortodossa Ucraina
– Chiesa Ortodossa Lettone
– Chiesa Ortodossa di Moldavia
– Chiesa Ortodossa Estone
– Esarcato di Bielorussia (Chiesa Ortodossa di Bielorussia)
– Chiesa Ortodossa Russa fuori dalle Frontiere
– Decorazioni pubbliche sotto il patronato e la protezione della Chiesa Ortodossa Russa
Chiese Ortodosse Autonome
— Chiesa Ortodossa di Finlandia
Metropolia Autonoma Ortodossa di Polonia
– Arcivescovato di Finlandia (Russo-Ortodosso).
Placa dell´Ordine di San Vladimiro. |
La ragione dell’inserimento delle Decorazioni Ecclesiastiche nell’ICOC Registro è dovuto al fatto che abbiamo assistito in questi anni ad un aumento sostanziale nel numero delle decorazioni ecclesiastiche.
In effetti la loro nascita sembra moltiplicarsi ogni giorno in forma sempre più geometricamente esponenziale.
Altro fatto è l’ignoranza di come dovrebbero essere indossate in società.
Ricordiamo che l’uso delle Decorazioni Ecclesiastiche deve essere limitato solo all’interno della Chiesa che le ha istituite, sia durante le cerimonie religiose o sociali, o quando è presente qualche autorità di quella Chiesa, o durante la visita alle loro autorità.
Dobbiamo pure affermare che queste Decorazioni Ecclesiastiche possiedono piena validità come “riconoscimenti o onori di merito” ma solo all’interno delle rispettive Chiese che le hanno istituite.
Placca della´Ordine di Santa Olga. |
È il caso di ricordare che le decorazioni date dalle Chiese Orientali in comunione con la Santa Sede, e quelle dei Patriarchi delle Chiese Ortodosse hanno uno speciale status: non sono ordini cavallereschi – essendo la cavalleria un’istituzione secolare – ma riconoscimenti di Chiesa i cui nomi, titoli e decorazioni, spesso imitano quelli degli Ordini di Stato o degli Ordini Pontifici, unicamente commemorando i santi, e le tradizioni sacre delle Chiese Ortodosse.
I Patriarchi della Chiesa Ortodossa non godettero storicamente di una qualche autorità temporale indipendente, anche se le autorità turche talvolta delegarono loro alcuni poteri temporali.
Il Patriarca Ecumenico “primus inter pares” nella Chiesa Greca, era fino al 1453 nominato usualmente dall’Imperatore – a differenza del Pontefice Romano – e non rivendicò mai il diritto all’investitura della dignità imperiale. I capi delle varie Chiese Ortodosse, sia quelle in comunione col Patriarca di Costantinopoli che con la Chiesa Cattolica Romana, si divisero in vari riti, ciò nondimeno godono uno stato particolare e speciale ed è in virtù di questa condizione storica che hanno fondato numerosi riconoscimenti ecclesiastici che sono caratterizzati come Ordini ed imitano anche i titoli cavallereschi, anche se dovrebbero usare solo termini generici di premio che non ricordassero gli Ordini Statuali.
Sarebbe molto meglio vedere queste Decorazioni Ecclesiastiche divise nel gradi di Croce d’Oro, d’Argento e Bronzo, o magari – per premiare l’altissimo merito – anche di Gran Croce (d’Oro, d’Argento e di Bronzo), anziché nei soliti gradi usati dagli Ordini di merito di Stato quali: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grand’Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce, termini con i quali non hanno nessuna ragione storica o di opportunità.
Mi piace qui evidenziare una particolarità rappresentata dal caso dell’Ordine Patriarcale di Sant’Ignazio d’Antiochia che viene concesso a Roma e non dalla sede del Patriacato.
Da qualche tempo a questa parte anche Arcidiocesi, Diocesi, Abbazie della Chiesa Cattolica e delle Chiese Orientali o giurisdizioni di Chiese Protestanti istituiscono i loro sistemi premiali locali, che sebbene legittimi come premi per riconoscere il merito dei loro fedeli non devono certo imitare gli Ordini di Stato, e devono ricordare che la loro validità è solo all’interno della giurisdizione ecclesiastica dell’autorità che li ha creati. Nell’ICOC Register ovviamente non si deve considerare ai fini dell’inserimento nel Registro quelle organizzazioni, spesso create come iniziativa puramente privata, che si collocano di conseguenza sotto la “protezione” di una Sede Patriarcale o di un “Arcivescovato”, perché la protezione è un attributo della sovranità che nessuna di queste sedi attualmente possiede.
Le Decorazioni Ecclesiastiche fuori dalla comunità canonica.
Le Chiese ortodosse calcedoniane, che costituiscono la realtà più comunemente nota con il nome di “Chiesa ortodossa”, appaiono come una famiglia di Chiese indipendenti; ne fanno parte: gli antichi patriarcati di Gerusalemme, Antiochia, Alessandria e Costantinopoli, altre Chiese patriarcali di più recente fondazione, e diverse altre Chiese dotate di autocefalia (diritto all’elezione del proprio capo) o di autonomia (diritto all’autogoverno). Il principio è che ogni popolo o nazione indipendente possa sviluppare nel tempo la propria Chiesa locale. Pur nel rispetto di tali autonomie – che talvolta crea problemi di sovrapposizione giurisdizionale nei casi della diaspora ortodossa in Occidente –, queste Chiese sono riunite in una comunione molto omogenea di dottrina e tradizione.
Numero 42 della rivista «Il Mondo del Cavaliere». |
Al di fuori della comunità canonica della Chiesa Ortodossa troviamo moltissime comunioni e questa suddivisione è difficilmente trattabile in forma esaustiva.
Queste chiese non calcedoniane sono sorte in diversi paesi dell’Oriente cristiano e sono giunte anche in Occidente numerose obbedienze ecclesiali che non sono in comunione con le Chiese storiche dei propri paesi d’origine. Alcune di esse sono oltranziste, altre più moderate. La terminologia corrente dà loro l’appellativo di “Chiese non canoniche”.
Un’alternativa sociologicamente proponibile sarebbe quella di definirle Chiese “non in comunione” con la Chiesa ortodossa, sia che si tratti di corpi del tutto isolati, sia che questi costituiscano una “rete” alternativa di gruppi minoritari in comunione tra loro, o che magari vantino qualche tipo di legame con una Chiesa ortodossa particolare, pur rifiutando la comunione con le altre.
Ricordiamo qui brevemente le Chiese scismatiche o in controversia con l’Ortodossia che classifichiamo in:
Chiese “resistenti”, ovvero quelle chiese dette “resistenti” in relazione a ciò che percepiscono come gli errori del modernismo e dell’ecumenismo delle chiese ortodosse maggioritarie, ma non si ritengono scismatiche. Non concelebrano la Divina Liturgia con le principali chiese ortodosse sebbene siano all’interno dei limiti canonici della Chiesa, cioè mantengono la fede ortodossa, la successione episcopale legittima e una comunità con continuità storica. Hanno rapporti con i fedeli da tutte le giurisdizioni canoniche e sono riconosciute dalla Chiesa russa ortodossa fuori dalla Russia. Esse sono: Chiesa greco ortodossa vecchio calendario moderato Santo Sinodo in resistenza; Chiesa ortodossa rumena vecchio calendario; Chiesa ortodossa di Bulgaria vecchio calendario.
Chiese che si sono volontariamente “murate”, ovvero chiese che non sono in comunione con le altre giurisdizioni ortodosse e non si riconoscono fra loro. Esse sono:
Chiesa ortodossa autocefala bielorussa; Chiesa dei genuini cristiani ortodossi di Grecia; Vecchi credenti; Chiesa ortodossa autocefala ucraina.
Santa Croce di Gerusalemme. |
Chiese nazionali in polemica con quelle “ufficiali”, che sono: Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev; Chiesa ortodossa macedone; Chiesa ortodossa in Italia.
Le Chiese ortodosse non calcedoniane, o antico-orientali; costituiscono è una famiglia di Chiese piuttosto estesa geograficamente (dall’Armenia all’Africa orientale all’India del Sud), che forma una comunione abbastanza eterogenea quanto a usi cultuali e particolarità tradizionali. Storicamente, queste Chiese si pongono al di fuori dei confini dell’antico Impero Romano d’Oriente, di cui rifiutarono le formulazioni di fede cristologica in seguito al Concilio di Calcedonia, del 451. Esse sono: Chiesa Assira, Santa Chiesa Cattolica Apostolica Assira d’Oriente (Neo-calendarista), Santa Chiesa Cattolica Apostolica Assira d’Oriente (Vetero-Calendarista), Comunione delle Chiese Ortodosse Orientali, Chiesa Ortodossa Copta, Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiope, Chiesa Ortodossa Tewahedo Eritrea, Chiesa Ortodossa Sira, Chiesa Armena, Chiesa Ortodossa Malankarese (Indiana), Altre Chiese non Calcedonesi del Kerala, Chiesa Sira Indipendente del Malabar, Chiesa Sira di Mar Thoma e altre chiese e gruppo non calcedonesi.
Altre sono Chiesa Assira dell’Est, comunemente detta “nestoriana”, un tempo la Chiesa più diffusa nel mondo, con presenze estese fino in Cina. Separata da tutte le altre Chiese cristiane (a differenza delle altre Chiese non calcedoniane, non accetta neppure il Concilio di Efeso del 431).
In queste chiese che non hanno storicamente la tradizione di concedere decorazioni assistiamo presso alcune di esse alla concessione di “onori” denominati Ordini cavallereschi simili in parte o in tutto ad antichi ordini cavallereschi, o nel migliore dei casi ad ordini di stato, che dobbiamo relegare forzatamente fra gli ordini selfstyled.
Questo riprovevole fenomeno ora è rilevabile anche all’interno del protestantesimo particolarmente in quelle nuove chiese nate da iniziativa privata dove oltre al cosiddetto ordine cavalleresco si può comprare la laurea e il “titolo nobiliare”, onori impensabili all’interno del protestantesimo.
A questi gruppo dobbiamo aggiungere la miriade dei “selfstyled” patriarchi, metropoliti, esarchi, arcivescovi, vescovi, ed addirittura antipapi che hanno istituito le loro grottesche decorazioni ecclesiastiche al solo scopo di fare soldi puntando sulla megalomania e la sciocca attitudine umana all’apparire.
Collare riservato al Procuratore e al Gran Cancillere dell´Ordine Patriarcale di Sant´Ignazio d´Antiochia. |
Riconoscimento dello Stato a Chiese considerate fuori dalla Comunità Canonica tradizionale.
Sebbene una Chiesa possa essere considerata fuori dalla Comunità Canonica tradizionale può essere riconosciuta pienamente come ente ecclesiastico dallo stato in cui opera e in questo caso è da ritenersi valida la concessione premiale di quella chiesa purché non sia assimilabile nella terminologia e negli statuti ad un ordine cavalleresco.
In Italia ad esempio esiste l’ACO (Associazione dei Cristiani Ortodossi in Italia – Giuisdizioni Tradizionali) che è un organismo della Chiesa Ortodossa Tradizionale, ma anche un Ente Morale di religione e culto riconosciuto dallo Stato con DPR 14/01/1998) vedere: http://www.comune.pistoia.it/associazio … sso016.htm
All’interno di questa chiesa è nata una decorazione ecclesiastica fondata dal Vescovo di Luni ed Esarca d’Italia che ha fondato l’Ordine di Merito Ecclesiastico dei Santi martiri Agapito ed Alessandro (sistema premiale assimilabile alle decorazioni ecclesiastiche) e la Confraternita della Guardia d’onore dei SS.MM. Agapito ed Alessandro (assimilabile per chi non conosce queste organizzazioni alle associazioni pubbliche di fedeli della Chiesa Cattolica).
Detto questo è stata chiesta consulenza all’ICOC per l’istituzione di un sistema premiale che riconoscesse il merito alle persone che in qualche modo avessero aiutato l’ACO.
Come sapete l’ICOC ha il dovere morale di consigliare ed aiutare tutti coloro che seriamente si rivolgono alla Commissione (e lo fa sempre senza sorta pregiudizio), tanto che, come si può vedere dagli statuti, questo sistema premiale è perfetto secondo i dettami dell’ICOC riferiti alle Decorazioni Ecclesiastiche.
Questa decorazione ecclesiastica è classificabile fra quelle concesse dalle Diocesi (ad esempio l’Ordine di San Tommaso concesso dal vescovo cattolico di Sao Tomé e Principe).