La Encomienda Autónoma de “Santa María de los Alemanes”, como ya anunciamos en este blog en nuestra entrada correspondiente al día 11 de octubre actual, instituye con la aprobación del Gran Magisterio de la Orden, la “Academia Teutónica Enrique VI de Hohenstaufen”, con el firme propósito de promover el estudio y la investigación sobre todo los concerniente a la Orden Teutónica , en particular, y a la Caballería en general.
En dicha entrada, como todos nuestros lectores y amigos recordarán, anunciamos que nuestro Presidente de la Diputación, el Dr. D. Francisco M. de las Heras y Borrero era el primer español que ingresaba en la misma como “Académico Ordinario”.
Hoy, por el contrario, queremos dedicar la presente entrada a dar a conocer la nominación para su ingreso en dicha Academia, del Jefe de la Casa Real de Georgia el Príncipe Davit Bagrationi Mukran Batonishvili, como Académico de Honor.
Emblema de la Academia.
Publicamos, de manera literal, el escrito que el Sr. D. Pino Zingale, Rector de la Academia y Comendador de Santa María de los Alemanes, nos envía a modo de comunicación.
3 novembre 2011
S.A.R. DAVIT BAGRATIONI MUKHRAN BATONISHVILI
CAPO DELLA CASA REALE DI GEORGIA
NOMINATO ACCADEMICO D’ONORE
DELL’ACCADEMIA TEUTONICA
“ENRICO VI DI HOHENSTAUFEN”
Davit Bagrationi di Moukhrani è nato il 24 Giugno, 1976 ed è l’attuale Capo della Casa Reale della Georgia.
Nel 2007 è succeduto come Capo della dinastia Bagrationi dopo la rinuncia del fratello maggiore Irakli; porta i titoli di Principe Ereditario, Duca di Lasos e Principe di Kakheti , Kartalia e Mukhrani ed è il Gran Maestro degli Ordini Dinastici.
La Dinastia discende, secondo la tradizione dal biblico re e profeta Davide e proviene dalla Palestina attorno al 530 d.C.; è considerata la più antica Casa Reale cristiana attualmente esistente, la quale ha caratterizzato la propria storia per la fiera e costante difesa della fede cristiana, secondo la tradizione ortodossa, segnata anche dalla circostanza che molti membri di quella Casa Reale sono divenuti, nel tempo, Catholicos-Patriarchi della Chiesa Ortodossa Georgiana: Davit II (1426- 1428), Davit V (1466-1479), Melchizedek II (1528-1552), Nikoloz VII (1584-1589), Domenti II (1660-1676), Domenti IV (1705-1741), Anton I (1744-1788), Ioseb (1769-1776) e Anton II (1788-1811), mentre altri membri, come il Re Davit IV, la Regina Tamara, il Re Demetrio II ed il Re Luarsab II sono stati canonizzati dalla Chiesa Ortodossa.
La storia dei Bagrationi è strettamente connessa a quella della nazione georgiana, sulla quale hanno regnato a partire dal IX secolo in qualità di principi dei domini lungo i confini sud-occidentali della Georgia riconquistati agli Arabi.
Furono i Bagrationi che restaurarono nell’888 il Regno di Georgia che prosperò sotto la loro guida, in particolare dall’XI secolo al XIII secolo, e poi, dopo la frammentazione del Regno, avvenuta nel tardo XV secolo, le varie branche della dinastia regnarono sui regni divisi Kartli, Kakheti, ed Imereti, fino alla parziale riunificazione sotto il regno di Eraclio II nel 1762.
Dopo la morte di Eraclio nel 1798, suo figlio e successore Giorgio XII cercò di rinnovare il trattato di alleanza con la Russia, con lo zar Paolo I, richiedendo il suo intervento nelle lotte intestine tra i vari pretendenti della dinastia bagratione per il trono di Georgia. Nel nuovo trattato l’elemento principale sarebbe stato l’incorporazione dei regni Kartli e Kakheti in territorio russo mantenendo ai sovrani georgiani la loro autonomia. Tuttavia, mentre i negoziati erano ancora in corso, lo zar russo firmò un manifesto il 18 dicembre 1800 con il quale dichiarava l’annessione del regno georgiano alla Russia, che venne tenuto segreto fino alla morte di Giorgio XII il 28 dicembre 1800.



Giorgio XII Bagrationi.

Per questo motivo il successore di diritto al regno georgiano, Davit Bagrationi, non venne riconosciuto dal governo russo come il legittimo erede al trono ed il 12 settembre 1801 il nuovo zar Alessandro I spodestò di fatto la dinastia dei Bagrationi. A questa decisione tutti i principi della dinastia Bagrationi si opposero, restando però divisi, e vennero in gran parte arrestati e deportati.
L’ultimo regno non unificato della dinastia Bagrationi, il regno di Imereti, decadde circa un decennio più tardi, quando il 25 aprile 1804, il sovrano Salomone II, formalmente un vassallo dell’Impero Ottomano, fu costretto a firmare il trattato di Elaznauri. Fu così che il 20 febbraio 1810 l’esercito russo invase il regno Imereti e costrinse Salomone II all’esilio a Trabzon, in Turchia, dove morì esule nel 1815.
Sotto il dominio dell’Impero Russo la dinastia bagratide continuò ad esistere come nobiltà di corte fino alla Rivoluzione del febbraio 1917.
Con la nascita dell’Unione Sovietica e l’istituzione della RSS Georgiana nel 1921 gran parte dei discendenti della casata furono costretti ad emigrare all’estero disseminandosi in gran parte del continente europeo.