Tercera Parte.
L’Ordine nel XV secolo.
All’inizio del ‘400 i Teutonici esercitavano la sovranità su una popolazione di oltre due milioni di persone, di gran lunga superiore a quella che a Rodi o a Malta fu governata dall’Ordine di San Giovanni, raggruppata in 19.000 villaggi, 55 città dotate di mura e 48 fortezze.
Tuttavia l’Ordine aveva dei nemici potenti.
In primo luogo i coloni tedeschi erano ormai insofferenti della sua autorità e che finirono con l’allearsi col più pericoloso rivale esterno dei monaci-cavalieri: lo stato polacco-lituano, che non aveva mai accettato la presenza teutonica lungo le coste baltiche.
Come si è detto, nel 1386, il principe lituano Jagellone si convertì al cristianesimo per sposare l’erede del regno di Polonia, Edvige. Jagellone nutriva un odio profondo verso i cavalieri e una volta giunto al potere anche in Polonia, non mancò di sostenere tutte le rivolte che potessero metterli in difficoltà.
Nel 1407 e nel 1409 si ribellarono i samogiti. Il 22 luglio di quello stesso anno, Ladislao Jagellone in un atto ufficiale si proclamò Wladislaus, Dei gratia rex Poloniae, dux supremus Lithuaniae, haeres Pomeraniae et Russiae dominus et haeres, rivendicando quindi ufficialmente i territori appartenenti ai monaci-guerrieri. Nel 1410 l’arbitrato offerto dal Re di Boemia Venceslao fu rifiutato dai polacchi, che ormai puntavano sullo scontro aperto.
La battaglia di Tannenberg (15 luglio 1410).
Nel giugno del 1410 le truppe polacco-lituane entrarono in Prussia.
In un primo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, i Teutonici parvero sopravanzare il nemico, forti della loro cavalleria pesante, ma le sorti dello scontro si capovolsero. Il Gran Maestro stesso fu ucciso, gettando lo scompiglio tra le sue file.
La battaglia di Tannenberg

L’Ordine a Tannenberg subì la prima grande sconfitta della sua plurisecolare storia. Jagellone proseguì la marcia verso nord e pose l’assedio a Marienburg, difesa dal Gran Maestro vicario, von Plauen, cui fu dato quel titolo in attesa che il Capitolo generale eleggesse il nuovo Hochmeister.
La Prussia fu invasa e molte città aprirono le porte ai polacchi, facendo atto di sottomissione. In dicembre iniziarono i negoziati che si conclusero con la la pace di Thorn del 1° febbraio 1411. Il trattato prevedeva la restituzione all’Ordine di tutti i suoi antichi territori, eccetto la Samogizia, che diveniva possesso polacco-lituano vitalizio per Jagellone e suo cugino Vitold, Granduca di Lituania. Alla loro morte la regione sarebbe ritornata agli antichi proprietari, il che però non avvenne. Il nuovo Gran Maestro, Heinrich von Plauen, punì severamente i traditori; inoltre a causa del dissesto finanziario dovuto alla guerra, impose una tassa supplementare su tutti gli abitanti della Prussia, sollevando il malcontento dei ceti mercantile e nobiliare.
L’Ordine e l’eresia ussita.
L’Ordine, però, si trovò diviso sulla contesa religiosa che interessava l’Europa centro settentrionale: l’eresia hussita.
Il Gran Maestro Von Plauen venne, infatti, accusato d’esser troppo compiacente verso gli eretici, essendosi tra l’altro dichiarato favorevole al matrimonio dei religiosi, come preconizzava Hus.
Heinrich von Plauen

L’Ordine si spaccò in due fazioni: i basso tedeschi (Germania del Nord) erano favorevoli alle novità hussite, mentre gli Alto-tedeschi, che erano la maggioranza, volevano contrastare l’eresia. Questi si rivolsero al Papa e all’Imperatore Sigismondo; intimarono al Gran Maestro per tre volte di comparire dinanzi al Capitolo generale, ma quello non si presentò. Allora il cavaliere più anziano, conformemente alle regole, fu incaricato di arrestarlo.
L’11 ottobre 1413 il Gran Maestro Heinrich von Plauen fu deposto, assieme a numerosi commendatori che avevano favorito l’eresia.
Un nuovo capitolo generale, il 7 gennaio 1414, volle sentire la difesa di von Paluen, che di nuovo non si presentò. Due giorni dopo, il 9, venne eletto Gran Maestro Michael Kuchmeister von Sternberg, il cui scopo principale fu quello di mantenere i Teutonici nell’ortodossia cattolica.
Malgrado ciò l’eresia faceva proseliti nei territori dell’Ordine.
La guerra dei Tredici anni (1454-1467).
Nel 1454 si aprì la Guerra dei Tredici anni, una vera e propria guerra civile tra la Confederazione Prussiana (Der Preussische Bund) formata dai rappresentanti delle città e della nobiltà, e i Cavalieri.
La Confederazione provocò una rivolta generale e chiese aiuto al Re di Polonia, promettendo, che, se fossero stati confermati i suoi privilegi, la Prussia sarebbe divenuta vassallo della corona polacca. Metà delle città defezionò e anche gran parte dei vescovi, coi loro capitoli, fece atto di sottomissione al sovrano polacco.
Il 18 settembre 1454, tuttavia, i Teutonici rafforzati da contingenti tedeschi sconfiggevano i polacchi ed i confederati a Konitz in Pomerelia, mentre il Papa decideva di scomunicare i ribelli e il re di Polonia, appoggiato dall’Imperatore Federico III e dalla maggior parte dei sovrani europei.
Quel che mancava ai cavalieri, tuttavia, era il denaro per mantenere un forte esercito; così l’Ordine fu costretto a cedere la Nuova Marca (il suo possedimento più occidentale) all’elettore del Brandeburgo, perché insolvente nei suoi confronti. L’Ordine si trovò nell’impossibilità di pagare i mercenari, per gran parte hussiti boemi. Il re di Polonia, allora, prese con loro contatti, chiedendo, in cambio del pagamento del soldo, la cessione delle città, in cui erano di guarnigione.
 il Gran Maestro Michael von Sternberg .

Il 19 ottobre 1466 si giunse al secondo Trattato di Thorn; i possessi dell’Ordine furono spartiti: i territori a ovest, Kulmerland, Michalow, la Pomerelia con Danzica, Marienburg, Elbing, Christburg passavano alla Polonia, mentre all’Ordine restava la Prussia orientale con Memel e Königsberg.
Infine il Gran Maestro accettava di divenire vassallo della Polonia e consigliere della Corona, non potendo così essere deposto senza il consenso reale; inoltre i nobili polacchi potevano accedere all’Ordine, purché il loro numero non superasse la metà.
Si venivano così a creare due Prussie: quella reale, dipendente direttamente dalla Polonia e quella ducale o teutonica, stato vassallo della corona.
Página Web Oficial de la Commenda Autonoma di Santa Maria degli Alemanni in Piazza Armerina .
(Continuará en siguientes entregas).